Numeri Uno è la rubrichetta che si occupa di tutte le canzoni che sono finite alla prima posizione della classifica italiana dei singoli. È la cugina di quella americana di Tom Breihan, che è la cugina di quella inglese di Tom Ewing.
Qui trovate l’elenco di tutte le Numero Uno commentate, anno per anno, in continuo aggiornamento.
Il 1999 è la prima volta che incrociamo una canzone che esce da Sanremo, e questo ci dà occasione di parlare del Festival a fine anni 90.
La totale assenza di canzoni sanremesi tra 1997 e 1998 parla non solo di due annate non certamente eclatanti, ma anche di come il mercato tendesse a essere abbastanza immune alle proposte fatte durante la kermesse. In più, non dimentichiamo la totale tendenza esterofila del periodo. Questo è anche legato non tanto alla qualità, quanto al target che la musica italiana dell’epoca aveva: principalmente adulti. E gli adulti, come abbiamo visto, compravano i dischi; i teenager, i singoli. Se analizzassimo la chart degli album dell’anno, vedremmo come tutti i mostri sacri della musica italiana, da Zucchero a Mina e Celentano in poi, vendessero dischi a palate; le chart dei singoli, molto più volubili, tendevano a premiare o le Sacre Band Dell’Estero o i tormentoni del periodo.
Non è però la prima volta che incrociamo Alex Britti. Durante il regno infinito degli Aerosmith, Britti comparve in classifica col suo singolo d’esordio nonché hit estiva Solo Una Volta (O Tutta La Vita). Il brano raggiunge (solo) la #2 a settembre, ma impazza per le radio italiane e impone Britti come un newcomer da tenere d’occhio. Bluesman della Capitale, un esordio nel 1992 senza grandi riscontri, qualche colonna sonora e aperture a grandi del blues — nonché B.B.King nel 1998 — Britti è un virtuoso della chitarra, e anche un fine compositore. It.Pop, quello che viene a tutti gli effetti considerato il suo album d’esordio, vende 300.000 copie. Il passaggio all’Ariston arriva con Solo Una Volta (O Tutta La Vita), in un’edizione di Sanremo Giovani in cui le proposte non hanno l’obbligo di essere inedite; Britti arriva ottavo, ma l’Accademia della Canzone di Sanremo elegge i tre giovani che passano al Festival, e tra loro c’è proprio Britti.
Che si presenta con Oggi Sono Io.
Dev’essere stato interessante assistere a un giovane che presenta una pietra miliare sul palco dei giovani. Un po’ quell’effetto che avrà fatto assistere alla prima volta di Vado Al Massimo. Chissà se qualcuno se ne sarà accorto subito o gli ci sarà voluto un po’? (Lo sapevate che quella su Vasco che, all’esordio a Sanremo, arrivò ultimo è una leggenda? In realtà la canzone si classificò quarta a pari merito di tutte le altre non arrivate sul podio, ma per anni si alimentò la leggenda di Vasco ultimo. Tra l’altro, Vado Al Massimo resta la Seconda Canzone Italiana Più Bella Con Dissing A Un Giornalista — «Meglio rischiare che diventare come quel tale che scrive sul giornale» — naturalmente dopo L’Avvelenata).
Ma tornando a Sanremo 1999: se la classifica finale dei big boccia il pop di Gianluca Grignani e Massimo Di Cataldo — e chissà che cazzo c’avevano in testa questi per far classificare tredicesimo un pezzo come Il Giorno Perfetto —, nei giovani a trionfare è proprio Britti.
Oggi Sono Io è un instant classic: è costruito armonicamente in maniera deliziosa, ha un andamento trascinante per essere una ballad, una grandissima mostra di gusto in termini di scelta accordi, un testo generazionale e casual ma sentito, valido per gli adulti come per i teenager — ehi!, eccomi qua, a ritrovarmi nel testo di Oggi Sono Io come tutti i bambini imbecillemente invaghiti della compagna di banco —, un arrangiamento essenziale ma ben curato. Non è un mistero il perché il pezzo esploda in radio e scali le chart, ben più dei brani dei colleghi big di quella stessa edizione, e interrompa il regno del punk dei The Offspring.
Il non detto è sempre un grande topos letterario nel mondo delle canzoni pop: Max Pezzali ci ha fatto un’(egregia) carriera, come avevamo visto nel 1997. L’incapacità di esprimersi, l’imbarazzo che si prova davanti a qualcuno sono qui raccontati con candore, con onestà, con piccole perle come «se le parole fossero una musica potrei suonare ore ed ore, ancora ore e dirti tutto di me». È tutto un grande flusso di coscienza, ottimamente scritto, che porta al climax finale dove — spoiler — viene svelato il titolo. A proposito di titolo: avevamo parlato di Napster, di come Napster si stesse inserendo nelle vite degli adolescenti come un grande propulsore di nuova musica: bene, su Napster questa canzone girava col titolo di Mi piaci per davvero. Ironia della sorte, il fortunato disco di Britti It.Pop verrà ristampato sia con Oggi Sono Io che con il suo successivo singolo: l’estiva Mi piaci.
Mi Piaci, oltre a un esilarante video che sprizza Fine Anni Novanta da tutti i frame, dimostra come Britti ha un orecchio devastante per le Canzonette — occhio: non canzoncine —, degno erede di Bennato — con cui poi collaborerà anni dopo — in quanto a scrittore di canzoni orecchiabili e intelligenti.
Oggi Sono Io vanta anche un’illustre cover della più illustre voce donata all’Italia: ecco la cover di Mina, reinterpretata nel 2001.
I successivi passi della carriera di Britti, che da Sanremo ripasserà altre volte ma con meno successo, includono quella che personalmente ritengo per motivi volgarmente personali una grande canzone con un grandissimo video: Una Su Un Milione.
Qualche anno fa, quando mi sono innamorato, finalmente, per l’ultima volta, avevo questa usanza di mettere su dei vinili, o nelle mattine delle playlist, con La Grande Musica Italiana. La Grande Musica Italiana — principalmente formata dai vinili di Lucio Dalla e i suoi eredi — aveva questa rara capacità di prendere le grigie mattine milanesi e renderle splendenti, chiaramente in concomitanza con l’esistenza e la presenza della mia nuova dolce metà.
Ogni coppia ha i suoi inside jokes, e Una Su Un Milione comprende alcuni dei nostri. Una Su Un Milione è 100% dolcezza; è stata la canzone giusta al momento giusto, in quanto canzone sognatrice che ha svolto la migliore funzione che possa svolgere una canzone d’amore: farti innamorare ancora di più di chi hai davanti. Quindi, brutalmente e personalmente: grazie Britti. L’Italia l’avrà sottovalutata, ma noi no.
Prima delle consuete pagellone, ti ricordiamo che Canzonette è attualmente gratis per chi vuole, e che se anche tu godi nel leggere faccende pop ed extra pop su queste pagine sarebbe fantastico se diffondessi il verbo.
In più, per gli abbonati, arriveranno presto: rubrichette inedite e degli episodi di Numeri Uno direttamente da nientemeno che il futuro.
LE PAGELLONE
Solo Una Volta (O Tutta La Vita) è un 7.
Oggi Sono Io è un 10.
Vado Al Massimo è un 10.
L’Avvelenata è un 10.
Mi piaci è un 7.
Una Su Un Milione è un 10.