#1, 1999. WYCLEF JEAN FEAT. BONO — NEW DAY
Numeri Uno, ottobre 1999. WYCLEF JEAN FEAT. BONO — NEW DAY
Numeri Uno è la rubrichetta che si occupa di tutte le canzoni che sono finite alla prima posizione della classifica italiana dei singoli.
Qui trovate l’elenco di tutte le Numero Uno commentate, anno per anno, in continuo aggiornamento.
Nel 1999 l’Italia ha un problema. Ok, non solo uno — ci sarebbe il berlusconismo imperante, l’imminente entrata nell’euro che ci smutanderà tutti, l’ossessione per il nuovo millennio, ah se ce ne sarebbero — ma se guardiamo le chart sicuramente ce n’è uno che riguarda la musica che salta agli occhi in maniera abbastanza immediata. Il problema dell’Italia nel 1999, come nel 1998 e nel 1997, nello specifico si chiama Bono Vox. Bono è palesemente il responsabile di questa sindrome di Stoccolma artistica che costringe l’italiano a comprare qualunque porcheria contenga il nome dell’irlandese, con o senza U2. Non me ne vogliano i fan degli U2, per cui so che sto bestemmiando un dio che ha cambiato la storia del pop, ma New Day è uno di quei pezzi per cui andrei a prendere casa per casa uno a uno per l’orecchio tutti quelli che l’hanno comprato per chiedergli se non si sono pentiti. A oggi il brano ha 108.366 visualizzazioni su YouTube: se chiedete a me, 108.365 mila di troppo. Una è mia. E me ne pento.
New Day è una di quelle Canzoni Benefiche, il che dovrebbe rendermi un mostro per aver pensato, e detto a voce alta, che è una tragedia che dura quattro minuti. Ma il pezzo è così brutto che nemmeno nella natia Irlanda di Bono arriva da nessuna parte (posizione massima: #12); in Uk va persino peggio (#23); vedete perché dico che il problema è l’Italia?
DEVIAZIONI NECESSARIE PER LA SOPRAVVIVENZA
Eppure, Wyclef ha a curriculum roba che ha fatto la storia. E siccome c’è ben poco da dire su New Day, oggi ci facciamo un giro nel rabbit hole dei sample. Se i Fugees vi dicono qualcosa, o se comunque non vi dicono niente, non importa: io ho due titoli per voi. Killing Me Softly With His Song e Ready Or Not.
Ready Or Not, in particolare, va a pescare il sample di uno dei pezzi più famosi di Enya, Boadicea.
Boadicea è del 1987 e viene samplato dai Fugees nel 1996; questo sample dà il via a una catena di Sant’Antonio di brani basati su questo sample. Principalmente dà il via al rischio di una causa legale, dato che i Fugees non hanno chiesto i diritti, ma quando Enya si accerta che il gruppo è anti-droga, anti-crimine e i loro messaggi sono positivi decide di non proseguire con la causa.
Poi c’è March To Glory, l’intro dei Crimson Glory del loro album Astronomica, nel 1999. March To Glory è pressoché inutile come canzone presa a sé, ma ho come l’impressione che questa e il brano di Enya siano stati di netta ispirazione per Kids dei Take That Seconda Generazione (post-reunion, quelli del disco col ritorno di Robbie Williams: un Gran Disco).
Nel 2003 tocca a Mario Winans. Mario è prodotto da Puff Daddy, che abbiamo già incrociato, e sappiamo essere re dei sample di brani famosi presi e rielaborati. In questo caso Boadicea diventa I Don’t Wanna Know, un colosso dell’r&b degli anni 2000. I Don’t Wanna Know esce con come artisti Mario Winans featuring Enya and P. Diddy, e Enya — stando alla non proprio sempre affidabilissima Wikipedia — si prende il 60% delle royalties. Se vi chiedete dove sia finito il restante 40%, vi lancio un’ipotesi: forse ai proprietari dell’altro sample, You’re A Customer degli EPMD, da cui Diddy campiona le batterie.
Parla di tradimenti come nessun altro brano contemporaneo e incarna perfettamente l’r&b anni zero: I Don’t Wanna Know diventa una hit mondiale. #1 in Uk, #2 in Usa, fermata solo dalla gran sfiga di essere uscita in contemporanea con Yeah di Usher.
Negli anni zero si sviluppa anche quest’insana mania delle Answer Song, canzoni in cui le donne rispondono agli uomini con la stessa canzone e il testo rigirato, e I Don’t Wanna Know è una di queste. Eccovi You Should Really Know, il cui unico senso è forse farci rivalutare la porcheria di Wyclef Jean e far guadagnare altre, ulteriori, dolci royalties a Enya.
(Doverosa parentesi: Fuck it di Eamon e la sua Answer Song F U Right Back sono forse la più famosa combo di Canzone e Canzone Di Risposta, essendo riuscite a andare back-to-back alla #1 in Uk, e fortunatamente avremo modo di incrociarla essendo Fuck It una #1 in questo bizzarro paese).
Arriviamo, infine, al remix del remix del remix: nel 2022 Metro Boomin’, produttore americano, accompagnato da The Weeknd e 21 Savage remixa I Don’t Wanna Know, facendo uscire Creepin’ — assolutamente identica all’originale se non per le batterie aggiornate nella prima parte, e una strofa inedita di 21 Savage; sulla versione remix comparirà anche P. Diddy insieme a Winans stesso.
Per ricapitolare: Creepin’ è un remake di I Don’t Wanna Know, che era basato su Ready Or Not, che era basato su Boadicea. Un casino, dite? Andate a risentirvi New Day, poi riparliamo di casini.
IL DISCLAIMER, STAVOLTA AMPLIATO (SPOILER: LE LOLLIPOP)
Prima delle consuete pagellone, il solito spiegone.
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LE PAGELLONE
New Day è un 1.
Killing Me Softly With His Song è un 10.
Ready Or Not è un 10.
Boadicea è un 8.
March To Glory è un 1.
Kids è un 8.
I Don’t Wanna Know è un 10.
You’re A Customer è un 6.
Yeah è un 10.
Creepin’ è un 10.
You Should Really Know è uno 0.
Fuck it è un 10.
F U Right Back è un -40.