Numeri Uno è la rubrichetta che si occupa di tutte le canzoni che sono finite alla prima posizione della classifica italiana dei singoli, senza discriminazioni ma con effettivo buon gusto. È la cugina di quella americana di Tom Breihan, che è la cugina di quella inglese di Tom Ewing.
Che fan base gigantesca dovevano avere i Depeche Mode per raggiungere la numero uno col secondo singolo tratto dal loro nuovo album, Ultra, un album tra l’altro già uscito? Cosa promettevano ai fan? Cosa accadeva nel 1997 di così clamoroso da convincere così tanta gente a uscire di casa, magari prendere un autobus, fiondarsi in un negozio di dischi e spendere la propria paghetta o parte del proprio stipendio per comprare il secondo singolo dei Depeche Mode? Ha a che fare con le radio? Con la quasi-morte di Dave Gahan per overdose? Può essere che questa numero uno dipenda dalla oggettiva bontà di questo elettro-pop onesto?
Qualcuno dei presenti si ricorda come, prima della playlistificazione della musica, c’erano i cd fisici? E come i fan li collezionassero? E quindi più fan avevi, più singoli facevi uscire, più ti assicuravi vendite tali da consentirti di finire alla #1 anche con pezzi non-esattamente-memorabili? E come sistematicamente, avendo una distribuzione capillare in ogni nazione del mondo, questa cosa finiva a portare il Secondo Singolo di un Album Già Pubblicato comunque in vetta alle classifiche (a questo brano successe in Italia, Danimarca, Spagna e Svezia)? Due singoli dritti al numero uno è talento? È marketing? È sindrome di Stoccolma? Com’è possibile che in USA non abbiano mai avuto una #1 e in Uk, loro terra natia, neanche? Piacevano così tanto solo a noi (e a Danimarca, Spagna e Svezia)? Ma gli italiani, poi, realmente, cosa volevano? Il rock elettronico degli U2? I dubbi di Nek? Il Ciclone? E poi, che succederà? Anzi: chi succederà? Finiremo per pentirci di avere sottovalutato e snobbato i Depeche Mode perennemente in vetta? Ecco, a questa domanda è forse il caso di rispondere: sì, succederà. Date solo qualche tempo agli italiani.
LE PAGELLONE
It’s No Good è un 6.