Numeri Uno è la rubrichetta che si occupa di tutte le canzoni che sono finite alla prima posizione della classifica italiana dei singoli.
Qui trovate l’elenco di tutte le Numero Uno commentate, anno per anno, in continuo aggiornamento.
Che cazzo è il pop? Sì, ok, popolare, ma il pop di per sé è indefinibile. È la gatta da pelare di chiunque si occupi per mestiere di arti, di cultura, di costume e ami conversare di cose pop. Il pop ha dei confini troppo vasti da poter essere messi per iscritto su una mappa geografica; ha una forma troppo volubile per essere identificabile in una specifica figura; cambia (idea) continuamente (quando la moda cambia, tutto cambia), mantenendo delle costanti che al loro interno contengono sempre nuove variabili. È tipo la matematica, ma ancora più incasinata. Chuck Klosterman, l’unico dei cui libri io riesca a leggere qualche riga mentre ninno mia figlia, diceva che il pop è quando qualcosa arriva anche a chi di quella cosa solitamente non si occupa o interessa; il pop è qualcosa che scavalca i confini del fanatismo per arrivare alle masse.
A cavallo tra 1999 e 2000 gli Eiffel 65 sono il pop, pur facendo un altro genere (la dance), e nel gennaio del 2000 raggiungono la vetta della chart dei singoli italiana.
Solo che lo fanno con la Canzone Sbagliata.
LA CANZONE SBAGLIATA
L’Effetto Canzone Sbagliata capita spesso. E non è colpa dell’artista né tanto meno della canzone in sé, quanto più per le dinamiche con cui certi brani arrivano alla numero uno quando poi la traccia che lasciano è nettamente minore rispetto a quella che le ha precedute.
Il 2000, ugh, spoiler!, è un anno che manda alla #1 delle buone canzoni, di cui alcune ottime ma anche alcune che, in un paio di casi, si rivelano figlie di un cortocircuito strambo. Un glitch del sistema che prevede che il follow-up non sia mai più forte del Successone Mondiale che ha catalizzato l’attenzione della gente, la cui potenza e il cui impatto musicale causa un effetto domino sulle release successive spedendole in cima alle chart.
Move Your Body è una di queste.
PICCOLO RECAP
Nel 1999 Blue (Da Ba Dee) esplode in tutto il mondo, USA e UK inclusi, anche se non raggiunge mai la #1 in Italia, (se vuoi leggerti il pippone su di lei con cui avevo abilmente deviato il dover parlare della #1 bruttarella che le aveva soffiato il primato puoi farlo tranquillamente qua:
e già che ci sei e ti vedo che hai una voglia matta di leggere approfondimenti intelligenti io ti direi hey, vatti a leggere anche l’articolone interessantissimo di
su Fapage, ché parlar di canzoni è una pratica che non si fa mai abbastanza.E insomma, Blue (Da Ba Dee) è un brano che inizialmente viene ignorato da pubblico e radio, però così forte e dirompente che si diffonde come un virus, ma di quelli belli — ammesso che ne esistano. Ne esistono? —, a tal punto che catapulta gli Eiffel 65 nell’olimpo della musica pop mondiale proprio come la migliore delle favole discografiche vuole: dallo studietto/scantinato mal insonorizzato al tetto del mondo. Blue ha una storia rocambolesca e incredibile, come avrete letto negli articoli sopra (vero?) che fa in modo che la band porti alta la bandiera dell’Italia (e della sua consolidatissima nuova scena dance di fine millennio) per tutto il globo.
E nel successo di Blue risiede il motivo di questa #1.
’A CANZONE
Move Your Body finisce alla #1 non perché non ci fosse niente di meglio in giro, non perché fosse un pezzo di cui ogni collezione di dischi non poteva assolutamente fare a meno, ma semplicemente sulla base della FOMO: era il singolo nuovo degli Eiffel 65, quelli di Blue. Gli Eiffel 65 avevano spaccato nelle chart di tutto il mondo e rappresentavano l’eccellenza italiana. Che fa l’italiano patriota figlio del berlusconismo e amante della discoteca, non lo compra il singolo nuovo? E se pure questo diventa una hit e si perde pure questa?
Piccolo inciso in un commento a una canzone che fondamentalmente è tutt’un’inciso: non la vediamo spesso la Musica Da Discoteca in cima alle classifiche italiane, quindi quando accade dev’essere successo qualcosa di incredibile (come quando nel 1997 finiscono primi i Daft Punk: qui sotto il commentino sul brano, e una digressione sulla gloriosa band francese, e come quando ci finisce Mr. Oizo col suo bel pupaizzo. Sempre gratis, eh.).
Ma è difficile che qualcuno distratto durante i mesi di Blue si accorgesse proprio ora della band e s’invaghisse del progetto con questo brano. E non è una critica al pezzo in sé, che come tutto quello che è venuto e verrà dal trio torinese è musicalmente ben congeniato, anche al punto di essere un po’ sottovalutato in termini di rispetto (il cambio armonico delle strofe di Blue è una faccenda estremamente figlia dei Police, come tempo fa mi raccontava Maury degli Eiffel: premiato per chi becca la canzone che l’ha ispirato).
Rispetto ai miliardi di Blue, Move Your Body ha (dei seppur ragguardevoli, ma nettamente minori) 25 milioni di views su YouTube e 37 milioni di stream su Spotify. (Lo so, lo so, non ditelo a me quanto è tedioso dover giudicare il successo di un brano dal numeretto che lo accompagna).
La ripetizione quasi daftpunkiana e ossessiva del ritornello dà da pensare che forse non ci sia molto più altro da dire da parte della band. (Non è così, e lo dimostreranno i brani in italiano che però faticheranno a raggiungere gli stessi risultati nelle chart, anche se ai live recenti del fu-trio-e-ormai-duo torinese posso garantire che le ho viste squarciagolare a chiunque, forse pure più delle hit in inglese). Vocalmente il pezzo ricalca le sonorità e l’atmosfera di Blue, ovviamente, con il vocal tutto bello harmonizerizzato per rimarcare la strada solcata dal trio. Certo è che gli Eiffel 65 non si sono mai contraddistinti per avere dei testi degni di nota, al netto del fatto che potremmo aprire diatribe infinite sulla funzione dei testi nelle canzoni dance; ma anche qui la tensione armonica creata nella strofe — seppur grandemente figlia di ciò che è successo con Blue — è comunque un bell’episodio atipico da vedere in cima alle classifiche. E in fondo, ok, non sarà Italo Calvino, ma «YOU WANT TO MOVE THE WORLD, START WITH YOUR BODY» è una frase che alla fine ha pure il suo gran perché.
LE PAGELLONE
Move Your Body è un 7.
Blue (Da Ba Dee) è un 10.
Cambierò il nome del Substack da Pucci a "approfondimenti intelligenti". Grazie, olé, e "Keep up the good work" con la mappatura di tutti i numeri uno